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Tab aperte #3

Note e link dalle tab dei miei browser

Riprendo questa rubrica in cui raccolgo link, appunti e cose che mi restano aperte nelle tab dei browser, sui vari dispositivi.


37 Signals ha lanciato una nuova app, Fizzy. Seguo sempre quello che fanno, anche se poi non riesco quasi mai a usare davvero i loro prodotti. Con Hey, per esempio, avevo grosse aspettative, ma non è mai entrato nel mio flusso di lavoro. Nei loro prodotti ci sono spesso intuizioni interessanti: ne vedo anche in Fizzy, una specie di Trello più essenziale, ma come per gli altri non so se riuscirò a usarlo.

Mentre impostavo la sezione archivio della nuova (temporanea) newsletter valutavo nuovi caratteri tipografici. È rimasta aperta la pagina sul Nouvelle Grotesk. Poi ho usato il Lektorat di Type Together.

Qualche giorno fa ho suggerito a qualcuno la lettura del libro di Irene Pereyra (dello studio Anton & Irene). Lo faccio spesso. È uno di quei libri che tornano utili: molti esempi pratici, con riferimenti a progetti reali, e una buona copertura delle questioni fondamentali legate a UX e UI.

Approfittando degli sconti del Black Friday mi sono abbonato a The Verge e ora mi capita di leggerlo più spesso del solito. Ho una tab aperta su questo articolo che parla del problema di ChatGPT con l’ora.

In un articolo su It’s Nice That si parla di copertine e di come, per ragioni legate al marketing e alla comunicazione, stiano diventando più importanti del contenuto: copertine come “props, trophies or interior decor”.

A proposito di copertine. È quel periodo dell’anno, quello dove si fanno raccolte varie. Su Casual Optimistic c’è una selezione delle migliori copertine del 2025 nel mondo editoriale anglosassone. Sotto ne riporto un paio.

copertina di Hopscotch di Julio Cortázar
Hopscotch di Julio Cortázar(Vintage Classics / August 2025)
copertina di Killing Stella di Marlen Haushofer
Killing Stella di Marlen Haushofer (New Directions / July 2025)

Su Rivista Studio c’è la selezione dei migliori libri dell’anno. Di questa lista ho letto Orbital, sto leggendo Il sangue nelle macchine, è in coda Nella carne.

Forse dovrei fare su questo sito una sezione link, come questa di Ethan Marcotte.

Ho ancora alcune tab aperte su Martin Parr. Dopo l’annuncio della sua scomparsa inevitabilmente ho letto di tutto. Ho sempre seguito con piacere e interesse i suoi lavori e le sue foto. Se cliccate sul link, che rimanda a un articolo di Magnum, noterete che anche nelle sue prime fotografie in bianco e nero, realizzate all’inizio della carriera, è già riconoscibile il suo sguardo.

Keith Houston ha avviato sul suo sito una serie di articoli in cui analizza alcune emoji. (Ci ha scritto un libro sull’argomento). In quest’articolo parla dell’icona della brillantezza che in poco tempo, anche per pigrizia, è diventata il simbolo dell’intelligenza artificiale.

[…] they had chosen the symbol simply because everyone else seemed to be making the same choice.