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Accanto alla macchina
L’autobiografia di Ellen Ullman, nella Silicon Valley dell’era prima della diffusione del Web
Ellen Ullman è una scrittrice americana, che per tanti anni ha lavorato come programmatrice informatica. L’unico suo libro tradotto in Italia, e pubblicato da Minimun Fax nel 2018, è Accanto alla macchina del 1997. Il libro è un’autobiografia della Ullman, che racconta il mondo della programmazione e il mondo della Silicon Valley degli anni ’90. Quando il Web e Internet non erano per tutti, quando Google era ancora un progetto universtario, non c’era ancora Facebook e non c’erano gli smartphone. Nonostante il libro sia di vent'anni fa ci sono pensieri e intuizioni che sembrano scritti ieri. Sotto degli estratti.
A un certo punto ricordo di aver pensato che, se la gente sapesse come viene scritto materialmente il software, non sono certa che continuerebbe a mettere i soldi in banca e a prendere aerei.
Non conosco nessuno che sappia gestire dei programmatori. «Un amico che fa il project manager mi diceva che gestire dei programmatori è come cercare di coordinare una mandria di gatti».
Nel rapporto fra umano e computer che sottende il foglio di calcolo, l’umano è il depositario del sapere, l’attore intelligente, la parte attiva. L’utente dà forma ai dati – li dispone in righe e colonne, esprime i rapporti complessi che li strutturano – e grazie al software trae da quei dati un sapere supplementare. È l’utente finale a creare l’informazione, a dare forma ai dati, a informare il programma. Su Internet, il rapporto fra persona e macchina è totalmente ribaltato. La rete è depositaria del sapere, e l’utente può tutt’al più consultarla. In rete l’informazione è tutta predigerita – già disposta in «pagine», già linkata, seppur in modo caotico e arbitrario.