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Breve storia dei grotesque

Fino al 1800 i caratteri tipografici erano tutti con le grazie, poi sono arrivati i primi “lineari”, uno si chiamava “sans-serif” e l’altro “grotesque”

Nel 1832 appaiono due caratteri tipografici: il Figgins Sans Serif, di Vincent Figgins e il Seven Lines Grotesque (o anche Thorowgood Grotesque) di William Thorowgood. I nomi di entrambi andranno poi a definire un’intera tipologia di caratteri.

Gli egiziani e i primi grotesque sono nati per fare fronte alle esigenza dell’emergente mercato della pubblicità, che richiedeva testi vistosi, che catturassero l’attenzione. Sia il Figgins Sans Serif che il Thorowgood Grotesque erano composti solo da lettere maiuscole.

In quegli anni cominciarono a diffondersi vari grotesque ed è difficile determinarne l’origine. Non era raro trovare lo stesso font venduto da fonderie diverse, con nomi diversi. Nel 1890 la fonderia tedesca Shelter & Giesecke realizza il Breite Grotesk, con anche lettere minuscole, e nel 1898 la fonderia tedesca Berthold rilascia una prima versione dell’Akzidenz-Grotesk. Negli anni l’Akzidenz-Grotesk subirà alcune modifiche, influenzate dalle varie acquisizioni della Berthold. La più significativa è dovuta all’acquisizione della fonderia Theinhardt, di Ferdinand Theinhardt. L’Akzidenz-Grotesk inglobò alcune soluzioni del Royal Grotesk di Theinhardt, rendendolo più pulito e lineare. L’Akzidenz-Grotesk divenne così il primo sans-serif a raggiungere una notevole popolarità, creando di fatto un mercato per quel tipo carattere tipografico, considerato oggi il progenitore di quasi tutti i grotesque moderni.

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Una lista di grotesque, di varie origini, realizzati negli ultimi anni

Lo specimen dell’Akzidenz-Grotesk del 1956
Lo specimen dell’Akzidenz-Grotesk del 1956