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La griglia di Marber

La griglia, realizzata per la collana Crime di Penguin, diventata segno distintivo della casa editrice inglese

Nel 1960 Germano Facetti, l’art director della casa editrice inglese Penguin, nota i lavori di un giovane grafico freelance polacco, realizzati per l’Economist, e dopo avergli fatto progettare un paio di copertine gli affida il restyling della collana Crime1.

La griglia di Marber per la collana Crime della Penguin

Il grafico polacco si chiama Romek Marber e per la collana crime di Penguin realizza uno dei più noti, apprezzati e longevi layout, progettando quella che subito (o quasi) diventa la griglia di Marber. L’equivalente nel graphic design del bosone di Higgs, del blu di Klein, dell’orinatoio di Duchamp. Quelle cose che prima avevano un nome e poi a un certo punto necessitano di un cognome.

Le copertine della Penguin di Edward Young. Per la collana Crime le copertine erano verdi loading:lazy

Prima di Marber le copertine della collana Crime erano rimaste invariate per 25 anni, basate sul design tipografico di Edward Young con il Gill Sans e perfezionato poi da Jan Tschichold2.

Nel redesign, Marber ha mantenuto alcuni elementi del progetto di Young, il colore verde, una certa continuità con il Gill Sans usando l’Akzidenz Grotesk. Riduce però lo spazio del testo lasciando all'immagine i due terzi della copertina.

Facetti fu così ispirato dal design di Marber che in seguito lo applicò anche ai romanzi e poi anche ai libri di saggistica della Pelican (sempre del gruppo Penguin). Alla fine, il layout di Marber divenne il layout standard per l’intera gamma di tascabili Penguin3.

Le copertine per la collana Crime di Penguin realizzate da Marber loading:lazy

Per il lancio della nuova serie, Marber progetta 20 copertine e dopo aver definito la griglia tipografia si concentra sulle immagini, che sintetizzano, con pochi elementi, le storie e le atmosfere dei libri4.

Le immagini, come la griglia, diventano un elemento distintivo della collana, come ricorda proprio Marber nel 2007 in un discorso durante il meeting annuale della Penguin — trovate la trascrizione su Creative Review — raccontando i retroscena e gli inizi della sua collaborazione con Penguin5:

La maggior parte del lavoro l’ha svolto la griglia […] Credo che le immagini delle 20 copertine iniziali abbiano svolto un ruolo determinante nel forgiare l’identità della collana Crime. La griglia era importante come elemento razionale di controllo. La coerenza delle immagini ha contribuito, tanto quanto la griglia, all’unità delle copertine, e l'uso di immagini scure e ombrose ha dato alle copertine un aspetto “crime”.